Se stai per cambiare divano considera le 5 caratteristiche di cui parlo in questo articolo.
Quando si decide di acquistare o rivestire un #divano in tessuto può essere utile considerare questi parametri: la resistenza all’#abrasione, il #pilling, lo #sfregamento, la #resistenza alla luce e la proprietà #antimacchia.
La scelta della qualità del tessuto dipende dalla volontà di conservare un imbottito per molti anni, o, invece, di rinnovarlo più spesso.
L'imbottito può essere:
in tessuto naturale: lino, cotone o lana che, rispetto a un rivestimento in pelle hanno quali vantaggi la praticità, il prezzo decisamente più economico, la vasta gamma di colori, fantasie e qualità. Il cotone è il tessuto più facilmente trattabile: basta optare per un rivestimento completamente sfoderabile per eseguire a casa il lavaggio;
in fibra sintetica: i tessuti in fibra sintetica, o microfibra, hanno come vantaggi la resistenza, necessitano di poca manutenzione, difficilmente si stropicciano. C'è da dire che risultano meno traspiranti dei tessuti naturali;
in alcantara: frutto della tecnologia chimico tessile, ha un aspetto cangiante, quasi vellutato. Tra i suoi vantaggi c'è l'alta resistenza e la versatilità di impiego.
Resistenza all’abrasione
Il test solitamente utilizzato per misurare questa caratteristica è chiamato metodo Martindale. Il test solitamente viene svolto su almeno tre campioni di materiale che, a contatto con un abradente (o un materiale noto), vengono sottoposti a cicli di sfregamento sotto una determinata pressione. Il test termina quando si verifica la rottura dei primi due fili dell'armatura del tessuto. In base al risultato, sul materiale verrà riportato il numero dei cicli (es. Martindale 20.000 giri).
Non esiste una classificazione generale, tuttavia si considera che:
10.000 cicli di abrasione = uso personale, uso basso
15.000 cicli = uso personale, uso regolare
20.000 cicli = uso pubblico, uso regolare
30.000 cicli = uso pubblico, uso intensivo
40.000 cicli = uso pubblico, uso molto intensivo.
Il Quality Furniture tedesco (DGM) richiede come minimo la tenuta per 10.000 cicli di abrasione.
Può essere utile tenere presente che il tessuto teso sopra un divano con imbottitura morbida è esposto a sollecitazioni all'abrasione più intense.
Pilling
Sempre derivante dallo sfregamento è il pilling, fenomeno con cui si formano piccoli pelucchi e “palline” di tessuto sul lato superiore del tessuto a causa del fatto che piccole parti della superficie s’impigliano tra loro.
I metodi per misurare la resistenza al pilling sono differenti, tra cui anche il metodo Martindale. Il risultato, però, si misura universalmente con una scala da 1 a 5, dove 5 rappresenta il valore ottimale, ossia quando non si verifica alcun cambiamento sul tessuto.
Nel test di pilling (ISO 12945-2) si usano due campioni di materiale. Uno è sfregato per oltre 2.000 cicli, l'altro subisce 6.000 cicli di attrito della macchina Martindale. Questo perché alcuni materiali in condizioni pari al nuovo sono inclini a pilling, altri lo sono dopo uso prolungato. Entrambi i campioni sono misurati ed il peggior risultato vale come voto finale. Indicatori:
Pilling 1 = molto forte,
2 = forte,
3 = medio,
4 = basso,
5 = nessuno
Sfregamento
Questo parametro verifica se il colore del tessuto di rivestimento si trasferisce su altri tessuti. La sostanza viene testata sia nello stato secco che umido.
Parametri:
1 = molto basso,
2 = moderato,
3 = discreto,
4 = buono,
5 = ottimo
Cautela con jeans: la colorazione dei capi jeans sul divano dipende dalla resistenza allo sfregamento del materiale di copertura. Tessuti leggeri usati come tappezzeria dei divani, possono stingere con i jeans.
Resistenza alla luce
In linea di principio tutte le sostanze sbiancano sotto l'azione della luce, in particolare quella solare. I colori brillanti e vivaci sono più vulnerabili.
Nella procedura di prova (DIN 53 952) un lato del campione è coperto, l'altro irradiato per un lungo periodo con luce ultravioletta artificiale.
Il risultato è espresso su una scala da 1 a 8:
1 = resistenza alla luce molto bassa,
2 = lieve,
3 = moderata,
4 = buona,
5 = molto buona,
6 = ottima,
7 = eccellente,
8 = eccezionale.
Solitamente i valori si aggirano intorno al 4-5.
Tessuti antimacchia
Nell’ambito di sedie imbottite e divani, si sente spesso parlare di tessuti antimacchia. Spesso, questa caratteristica viene attribuita a seguito di trattamenti superficiali del tessuto che, però, con il tempo ed i lavaggi, svaniscono del tutto. Un reale risultato antimacchia si ottiene invece tramite nanotecnologie applicate ai filati, ancor prima che questi vadano a costituire il tessuto. Così facendo, sono i singoli “fili” a diventare oleo e idrorepellenti. Ad ogni modo, un aspetto da prendere sempre in considerazione è la possibilità di sfoderare sedute, schienale e cuscini per lavarli, se possibile, comodamente in lavatrice!
Dove trovare queste informazioni? Nelle schede tecniche dei tessuti.
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