Nell'arredamento è meglio utilizzare la simmetria o l'asimmetria?
La parola “simmetria” di derivazione greca (συμμετρία, composta da σύν «con» e μέτρον«misura») indica una “ordinata distribuzione delle parti di un oggetto (di un edificio, di una struttura, di un’opera d’arte, ecc.) tale che si possa individuare un elemento geometrico (un punto, una linea, una superficie) in modo che a ogni punto dell’oggetto posto da una parte di esso corrisponda, a uguale distanza, un punto dall’altra parte” (def. Treccani).
La simmetria esiste in natura a qualsiasi livello, dal macro al micro. Il nostro stesso corpo lo è, a volte più a volte meno. Vi sono studi che evidenziano come alcuni insetti siano più attratti da infiorescenze con simmetria bilaterale rispetto a quelle con simmetria radiale perché nelle prime il polline risulta essere più grande e abbondante (1).
La condizione di equilibrio di una leva e le equazioni sono altre testimonianze dell’importanza della simmetria.
In un'abitazione ci possono essere diverse simmetrie:
- riflessiva: quando gli arredi sono disposti in modo speculare rispetto ad un asse di simmetria (ad esempio un soggiorno con due divani posizionati uno di fronte all’altro e separati da un tavolino da caffè);
- radiale: quando oggetti simili sono posizionati attorno a un punto centrale comune (per esempio un tavolo da pranzo con sedie uguali disposte attorno);
- translazionale: quando un oggetto viene spostato in un’altra posizione, mantenendo il suo orientamento generale o esatto (per esempio tre cornici identiche disposte ad altezze diverse). Perché alcune persone sono più a loro agio in una casa simmetrica? O perché alcuni ambienti più di altri richiedono disposizioni simmetriche?
La simmetria è una caratteristica che dà un senso di familiarità, sicurezza e armonia. Un ambiente simmetrico verrà quindi considerato un luogo ordinato, accogliente, pulito. Per contro, ogni simmetria si porta dietro un’impressione di fragilità (basta che un oggetto sia fuori posto e si percepisce l’asimmetria) e può generare ansia.
L’asimmetria, invece, può dare un senso di poco equilibrio ma rende interessante un interno.
Un bravo interior designer tende sempre a creare un giusto mix tra simmetria e asimmetria, una simmetria bilanciata. E’ necessario buon gusto e consapevolezza di quali sono gli elementi leggeri e quelli pesanti dal punto di vista visivo. Inoltre, il progettista d'interni dovrà individuare quale cliente necessita di un ambiente più stimolante ed energizzante e quale cliente desidera quiete, raccoglimento, riposo.
(1) Martin Giurfa,1Amots Dafni, and Paul R. Neal Floral Symmetry and its role in plant-pollinator systems. Int. J. Plant Sci. 160(6 Suppl.):S41–S50. 1999.
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